Da Zanvettori all’ultima castellana

Le stanze private della Rocca di Gradara

mostra a cura di Stefano Brachetti e Fabio Fraternali

Rocca di Gradara

8 dicembre 2024 – 9 marzo 2025

L’esposizione “Da Zanvettori all’ultima Castellana. Le stanze private della Rocca di Gradara”, si inserisce nella serie di iniziative relative al centenario del restauro della Rocca di Gradara ad opera dell’Ingegner Umberto Zanvettori (1923-2023).

La Rocca, acquistata nel 1920 dall’Ingegner Umberto Zanvettori venne interessata, sino al 1923, da una serie di imponenti restauri architettonici e di interventi di decorazione e allestimento delle sale interne (con l’acquisto di pezzi di mobilio, opere d’arte e armi) volti a riportare, seguendo la moda d’inizio Novecento, il fortilizio al suo originario splendore; gli interventi, alcuni dei quali realizzati seguendo i personali desideri del committente, videro l’avvicendarsi di importanti figure nel campo del restauro e delle arti decorative di primo Novecento come, l’architetto Gustavo Giovannoni, il decoratore Guido Enrico Fiorini (valente aiuto di Carlo Rubbiani nei restauri di San Francesco a Bologna e nell’ambito della Società Aemilia Ars), il decoratore Antonio Mostardini di Siena e il pittore abruzzese Carlo Patrignani.

L’intento del proprietario era quello di far rivivere all’antico fortilizio i fasti della sua epoca d’oro in un “rivisitato” Medioevo-Rinascimento, dove le stanze della Rocca dovevano diventare evocativi scenari delle vicende dei personaggi che, tra leggenda e storia, vi avevano abitato. Tra i personaggi “evocati” nell’allestimento di Zanvettori figurano in particolar modo la coppia d’amanti formata da Paolo e Francesca di dantesca memoria per i quali, l’Ingegnere, con un’operazione di marketing ante litteram, costruisce una camera apposita, ispirandosi alla messa in scena della tragedia dannunziana Francesca da Rimini del 1901, collocando difatti in quella stanza il luogo del tragico delitto.

Il grande impegno di Umberto Zanvettori, della prima moglie Mariquita de’ Forns y Lleo, della seconda moglie Alberta Porta, ed inseguito dello Stato Italiano, che ne acquisì la proprietà nel 1928 (lasciando usufruttuaria Donna Alberta Porta Zanvettori sino al 1983), ha fatto sì che la Rocca di Gradara arrivasse a noi ancora ricca di un’aura intrigante e sognante che stupisce il moderno visitatore.

Il desiderio dell’antico proprietario di legare indissolubilmente l’immagine della Rocca di Gradara alla vicenda degli sfortunati amanti di Casa Malatesta, si è concretizzato nel tempo, rendendo la Rocca di Gradara il “Castello di Paolo e Francesca” ed il sito turistico più visitato della Regione Marche, una fortuna che tuttavia ha contribuito ad un progressivo oblio riguardo riguardo la figura dell’Ingegner Zanvettori e, in generale della storia recente della Rocca, abitata sino al 1983 dalla seconda moglie Alberta Porta, in qualità di usufruttuaria.

La mostra intende, attraverso l’esposizione di oggetti e cimeli (in parte prestati da collezionisti privati), e con l’ausilio di supporti tecnologici, riportare le sale della Rocca di Gradara, quanto più possibile, ad una dimensione privata, antecedente al 1983, anno a partire dal quale gli ambienti della Rocca, non più abitati, vennero interessati da una serie di interventi atti alla loro musealizzazione ed alla creazione di un percorso di visita dedicato al grande pubblico. Attraverso gli oggetti e l’apparato informativo sarà possibile, finalmente, far conoscere al grande pubblico la figura di Umberto Zanvettori e delle sue consorti, il contesto familiare, la vita di una grande dimora privata dagli anni ‘20 agli anni ‘80 del Novecento, gli interessi degli ultimi proprietari, la nascita del mito gradarese di Paolo e Francesca la conseguente fortuna turistica della Rocca e del borgo

Il percorso espositivo include un omaggio della stilista Alberta Ferretti all’ultima Castellana, Alberta Porta e sarà impreziosito, grazie alla collaborazione con Cereria Terenzi Evelino srl, da una serie di evocative fragranze volte a donare agli ambienti della Rocca un carattere magico ed irripetibile.

La mostra è finanziata dall’Unione Europea Next Generation Eu
Ministero della Cultura
Italia Domani
Organizzata da Gradara Innova per il Comune di Gradara in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Marche e la Direzione della Rocca Demaniale di Gradara
con il Patrocinio di Deputazione di Storia Patria per le Marche.
con il Patrocinio di Fondazione Marche Cultura
Sponsor tecnico Cereria Terenzi Evelino s.r.l.
Un ringraziamento speciale ad Alberta Ferretti

Da Zanvettori all’ultima castellana. Le stanze private della Rocca di Gradara
a cura di Stefano Brachetti e Fabio Fraternali
Rocca di Gradara, Piazza Alberta Porta Natale, Gradara (PU)
dall’8 dicembre 2024 al 9 marzo 2025
vernissage 7 dicembre
L’esposizione è allestita nel percorso di visita alla Rocca ed è compresa nel consueto biglietto d’ingresso


info tel. 0541964673 – 0541964181 – 3311520659