Mostra: Amico Aspertini a Gradara

MOSTRA

“1474 – 1552 AMICO ASPERTINI A GRADARA. Gli esordi di un artista eccentrico e i suoi compagni”

Gradara, 13 dicembre – 0 maggio 2009

Un’importante mostra dedicata ad Amico Aspertini, il genio “bizzarro” che, con la sua acutezza ed eccentricità, creò una cifra stilistica di assoluta originalità nella pittura italiana del Cinquecento.
Di concerto con l’esposizione bolognese è stata organizzata a Gradara una mostra che intende approfondire il primo periodo di attività del pittore bolognese. Egli infatti realizzò nella Rocca di Gradara alcune delle sue prove più precoci, portate all’attenzione della critica soltanto in anni recenti. Tra le pitture murali che Amico lasciò in quella che era divenuta una delle residenze predilette, dei Malatesta prima, degli Sforza poi, sono da ricordare in particolare il fregio con le “Storie della Passione di Cristo”, l’episodio più integro, di grande qualità e straordinaria ‘curiosità’ intellettuale, e il grande affresco con la tumultuosa e antichizzante (nelle armi e nelle decorazioni) “Battaglia”.

Le pitture di Gradara sono fondamentali nel percorso artistico di Aspertini.
Frutto di una committenza prestigiosa, quella di Giovanni Sforza, in quegli anni sposato con Lucrezia Borgia, cronologicamente tra le primissime prove, mostrano il costituirsi degli strumenti linguistici dell’artista, sul quale la Rocca di Gradara intende proporre un ulteriore contributo.
Si tratta di un’operazione che permetterà di mettere in luce anche parti e ambienti della Rocca finora trascurati. Essi risalgono alla fase quattrocentesca del monumento, che, alla fine del secolo, fu oggetto di ingenti lavori di restauro e abbellimento. Accanto agli affreschi di Amico Aspertini verranno esposti alcuni dipinti, sculture, ceramiche e medaglie, che intendono ricostruire il contesto artistico culturale di fine ’400 – inizi ’500, in cui la signoria sforzesca giocò un ruolo determinante, oggi quasi completamente dimenticato.

La mostra propone quindi un percorso semplice – essenzialmente didattico – attraverso gli spazi quattrocenteschi della Rocca, dei quali le pitture di Amico Aspertini costituiscono il centro e l’espressione di più alto valore.
La mostra è organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche di Urbino con la collaborazione del Comune di Gradara, della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, di Gebart Spa, per cura di Maria Rosaria Valazzi e Alessandro Marchi.